Tour tra monasteri, foreste sacre e castelli in Toscana. Camaldoli, poppi e il Parco delle Foreste del Casentino

Ritrovare il benessere in Casentino tra verdi foreste, eremi e castelli

Il Casentino è una splendida valle della Toscana tra Firenze ed Arezzo, posta alle pendici del monte Falterona da cui nasce il fiume Arno. È un angolo di Toscana davvero molto speciale, dove gli splendidi boschi di faggi, abeti e castagni secolari nascondono santuari ed eremi unici, luoghi della fede dove riscoprire la pace interiore e la bellezza della natura e dell’arte allontanandosi dal caos del mondo.

Il Casentino come luogo dell’anima

Caratterizzata da un paesaggio di boschi e foreste incontaminato la vallata del Casentino è uno spettacolare luogo dell’anima tanto che 3 diversi santi vi hanno vissuto: San Romualdo, San Francesco e San Giovanni Gualberto. l suo isolamento geografico la rendono un perfetto esempio storico e ambientale rappresentativo di come doveva essere nei tempi antichi questa porzione dell’Italia centrale a ridosso dell’Appennino. Le sue foreste superano i quattro secoli di età e custodiscono uno straordinario patrimonio di biodiversità, da scoprire grazie a sentieri ben segnalati, ma anche attraverso attività organizzate. I borghi, i santuari e i castelli raccontano storie antiche, di nobili, santi e poeti: i Conti Guidi, San Romualdo, San Francesco e Dante Alighieri sono solo alcuni nomi illustri che qui vissero o soggiornarono.

Il Sacro Eremo e il Monastero di Camaldoli

A Camaldoli sorgono l’Eremo e il Monastero fondati da San Romualdo nel 1012, che ancora oggi costituiscono la casa-madre dell’ordine dei monaci camaldolesi che indossano una candida tunica bianca e si dedicano allo studio, alla contemplazione e cura della foresta e ai lavori manuali. Il Sacro Eremo e il Monastero, immerse nella pace della foresta, rappresentano due dimensioni fondamentali dell’esperienza monastica, la solitudine e la comunione. La comunità monastica vive nella ricerca di Dio, nella preghiera e nel lavoro, e si apre alla condivisione con gli uomini e le donne del nostro tempo Il Sacro Eremo di Camaldoli è a circa 1200 metri di altezza, proprio nel cuore di una straordinaria foresta di abeti bianchi: consiste in venti celle ancora abitate dagli eremiti ordinate in file regolari, ognuna dotata di piccolo orto per la vita eremitica in contemplazione della natura dei monaci che avevano un tempo il compito di piantare, curare e tutelare le foreste.

 Il Monastero di Camaldoli è un complesso monastico situato a tre chilometri dall’Eremo di Camaldoli, Sorge a 818 metri sul livello del mare ed è situato presso le rive di uno dei rami del fiume Archiano, citato da Dante Alighieri (Purgatorio, canto quinto, versetto 94). Il complesso architettonico è composto dall’antico ospizio o foresteria, dalla chiesa e dal monastero. Nella chiesa dei SS. Donato e Ilariano, dalle linee architettoniche tardobarocche, si possono ammirare splendide tavole dipinte da Giorgio Vasari. Nel complesso del Monastero è possibile visitare l’Antica Farmacia, dove i monaci lavoravano piante ed erbe medicinali della foresta per curare gli ammalati e in cui ancora oggi si possono acquistare preparazioni per la cura del corpo e della salute fatte secondo le antiche ricette erboristiche conservate gelosamente nella Spezieria.

Il Castello di Poppi in cui Dante compose il XXX canto dell’Inferno

Il Castello dei Conti Guidi di Poppi rappresenta il principale riferimento culturale e turistico della valle del Casentino. Porta ancora il nome dei suoi antichi proprietari, i Conti Guidi di Romena, che lo fecero edificare come propria lussuosa residenza privata in una posizione elevata dove in origine possedevano solo una torre di guardia sul fiume Arno, che è quella attualmente inglobata nel corpo di fabbrica.  Il castello svetta maestoso sulla cima del colle di Poppi e si vede da ogni angolo del Casentino, riconoscibile per il profilo che ricorda una grande mano con l’indice puntato verso il cielo.  La struttura, interamente visitabile, dalle antiche prigioni alla torre campanaria, risale al X secolo. Si entra dalla Torretta della Munizione, che ospitava un tempo i militari addetti alla sorveglianza del ponte levatoio. Al Castello vero e proprio, cinto da mura a merlatura guelfa, si accede attraverso la Porta del Leone, realizzata nel 1477. Nella suggestiva corte interna, spiccano una grande scala quattrocentesca, ballatoi in legno con resti di pregevoli soffitti originali, una imponente colonna eccentrica di sostegno al tetto sostenuta da mensole sovrapposte e numerosi stemmi che impreziosiscono le pareti. Dalla corte si accede alle antiche prigioni. Ai piani superiori, spicca il Salone delle Feste, coperto a capriate e con il soffitto decorato, in cui fu siglata, nel 1440, la resa dell’ultimo dei conti Guidi, Francesco, alla Repubblica Fiorentina.
 Infine, di straordinaria importanza storico-artistica, è la Cappella dei Conti Guidi con un ciclo di affreschi trecenteschi raffiguranti “Storie della vita dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista” attribuiti a Taddeo Gaddi, il principale allievo di Giotto.

Ospitato nel piano nobile del castello, il percorso espositivo “L’Inferno a Campaldino”, rende omaggio non solo alla Battaglia di Campaldino combattuta nel 1289 tra guelfi e ghibellini, a cui partecipò il giovane Dante Alighieri, ma a Firenze ed Arezzo alla metà del ’200, al territorio casentinese con i suoi castelli, alle macchine da guerra e alla prassi guerresca. L’allestimento si compone di pannelli e modellini di macchine d’assedio. Degno di nota il plastico con oltre 6400 soldatini di piombo fedeli alle parti in campo e perfettamente disposti come da dati storici.

Al primo piano la  Biblioteca Rilliana custodisce 25.000 volumi ed opuscoli tra cui un nucleo di oltre 700 incunaboli (una delle maggiori raccolte italiane di esemplari a stampa del sec. XV) e una collezione di 800 manoscritti del secolo XI, ricchi di miniature e lettere ornate.

Dettagli del Tour

Cosa vedrete nel Tour Tra Monasteri, Foreste Sacre e Castelli in Toscana

  • Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
  • Il Sacro Eremo di Camaldoli
  • La Chiesa del SS. Salvatore
  • Il Monastero di Camaldoli
  • La Chiesa dei SS. Donato e Ilariano con le bellissime tavole dipinte da Giorgio Vasari
  • Il Chiostro di Maldolo
  • L’Antica Farmacia di Camaldoli
  • Il Chiostro dei Pueri
  • Il Castello di Poppi
  • Il Salone delle Feste del Castello
  • La Cappella privata dei Conti Guidi con affreschi di Taddeo Gaddi
  • La Biblioteca Rilliana
  • Il percorso espositivo “L’Inferno a Campaldino”

Guida esperta e storica dell'arte

Tour di Storia, Arte e Architettura, Spiritualità e Natura

Gallery